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Il 30% della popolazione è rappresentato da bambini con potenzialità intellettive fuori della norma, eppure troppo spesso non riconosciute: precocissimi nella lettura (due-tre anni), empatici e ipersensibili, elaborano prima e più velocemente degli altri anche temi complessi come vita e morte, giustizia e ingiustizia. Al momento dell'ingresso a scuola il loro "talento" diventa un problema: le attitudini esuberanti vengono inscatolate nel rigido sistema-classe che, il più delle volte, interpreta in maniera egualitaria le pari opportunità, anziché adeguare l'offerta didattica a ciascuno. Così, invasi dalla noia per ritmi di apprendimento omogeneizzati e insufficienti alle loro capacità, cominciano a distrarsi o, peggio, a disturbare. Molto spesso vengono etichettati come iperattivi o disadattati. Quasi mai riescono a emergere, defraudando il futuro di possibili eccellenze. Questo libro, oltre che la denuncia di una occasione mancata, è una chiave d'accesso alla superdotazione intellettiva per genitori e insegnanti, con la proposta di attività pratiche di approfondimento e di arricchimento, che nutrano il prezioso potenziale di questi bambini, anziché dissiparlo.